Il nostro progetto: EDUINFO

Nel mese di ottobre del 2018 la rete di scuole con il supporto dell’Università degli Studi di Firenze (Laboratorio Tecnologie dell’Educazione) e della Agenzia Formativa Foreda Toscana, dopo aver superato la prima fase di selezione, ha presentato il progetto “EDUINFO” relativo alla tematica “Educazione all’informazione”.

Dall’ottobre del 2019, dopo la comunicazione di ammissione al finanziamento, sono iniziate le azioni con l’Università per la progettazione di fattibilità, il coinvolgimento delle scuole e la firma del protocollo di rete, la creazione degli organi previsti dal Progetto, l’individuazione dei docenti disponibili a partecipare.

Con i docenti delle scuole coinvolte – all’inizio dalla Primaria alla Scuola secondaria di II grado, in seguito anche con l’Infanzia – sono iniziati gli incontri in presenza per la presentazione del Progetto, del percorso di formazione e del  Framework DCQ per scegliere le competenze  e le sottocompetenze a cui riferirsi per la progettazione dei percorsi da sperimentare per l’Educazione all’informazione.

Dal 2020, con l’inizio della pandemia, il Progetto è continuato fino al 2022 con vicende alterne per i cambiamenti nelle dirigenze, la sostituzione di alcuni docenti, trasferiti o incaricati in altre scuole, le difficoltà per la tenuta del Progetto e e del gruppo dei docenti che si sono incontrati con la Prof Laura Menichetti, dell’Università di Firenze e lo staff di Foreda e dell’Istituto Leonardo Da Vinci, capofila, solo a distanza.

Realizzare l’obiettivo di elaborare un “modello curricolare di Educazione all’Informazione” è stata una “sfida” per i docenti che si sono misurati con le difficoltà di cui sopra, progettando e sperimentando alcuni percorsi didattici che, per i contenuti scelti e le strategie didattiche adottate, fornissero esempi di Educazione all’Informazione, dall’Infanzia al II ciclo.

Si è trattato di avviare intorno al Web-based Inquiry una “comunità di ricerca” (docenti e studenti) che potesse  accompagnare  e favorire  risultati di maggiore efficacia dal punto di vista cognitivo condividendo gli obiettivi, formulando ipotesi, usando letture stimolo, anticipatori e organizzatori grafici e attivando interventi correttivi in itinere

Filo conduttore delle attività, quindi, la formulazione di “problemi” che coinvolgessero gli studenti nella ricerca di dati, informazioni, immagini; nella verifica delle fonti per pertinenza e affidabilità; nella elaborazione dei contenuti attraverso prodotti sfidanti, a seconda delle età: biglietti di invito per i genitori con il “digitale”, libri sfogliabili, giochi, video per destinatari di età diverse, indagini, simulazioni, role playng, siti web.

Nella ricerca, realizzata attraverso la sperimentazione dei percorsi didattici, l’’“apprendistato cognitivo” (modelling, coaching, scaffolding, fading) è stata la cornice metodologica: propone l’ avvio con un approccio “guidato” dal docente e procede promuovendo, con un percorso “a spirale”, a seconda dell’età e delle abilità diagnosticate, l’autonomia degli allievi. Lo studente è così portato a muoversi autonomamente nel mondo del problem solving in un contesto di rete (Web Inquiry).

Nella situazione – 2020-2021 – in cui in cui hanno dovuto operare, i docenti, comunicando con il Comitato tecnico-scientifico negli incontri a distanza, per mail e attraverso la piattaforma Moodle, hanno scelto i temi, a partire dai propri contesti, dalle proprie discipline, ma con aperture interdisciplinari, con l’attenzione a promuovere fra gli studenti la collaborazione fra pari e le competenze trasversali.

Quanto si è realizzato – progettazione, sperimentazione e documentazione – è stato guidato dai documenti proposti nei momenti di formazione, e viene presentato nei prodotti finali del progetto EduInfo.  Il sito web e il video, in modo diverso – narrazioni, nel video, e format articolato, nel sito – documentano il processo, le risorse, i prodotti.

Il curricolo verticale e i percorsi didattici forniscono quindi spunti e idee, non per una disciplina separata dalle altre, ma per  integrare il curricolo digitale nei percorsi disciplinari e/o interdisciplinari dei Curricoli scolastici: dimensione sottolineata durante gli incontri con i referenti del Ministero, e come già indicato dall’inizio, nel Bando del 2016

Il Curricolo Digitale, nella sua realizzazione definitiva, può essere composto da ambienti, contenuti e/o applicativi digitali, anche utili all’integrazione della tematica scelta nella didattica curricolare tradizionale, in una logica di interdisciplinarietà. Allegato 1 pag “2